E tuttora non vi è alba senza il canto delle cicale

Mi risvegliai stamane
ancor nel caldo estivo
immerso in abissi di pensieri,
ricordi lontani
d'un assurdo passato,
a donar frenesie
distese a casaccio
tra le pieghe umide
di lenzuola tremanti d'angosce
nell'alba ripiena di notte.
Erano folate di tristezze
serbate nel tempo,
ombre di rancori e fatiche,
fermentate nell'odio
tra confusioni e bordelli,
a riabbracciarsi sudate
al gelo del cuore.
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Cesare Moceo 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r