Eccolui

Tu mi insegni a non guardare in mezzo, dove posano tutti,
ma ad alzare la bellezza per cercare venere ed un pallido corteggio
di luna , o ad abbassarla per fiutare il roco palpito della terra.
Tu mi insegni che l'amore non chiude le porte, non sorride con un
repertorio, che non sa fingere un nervo tranciato.
Tu mi insegni che l'amore non ha un'ora di impegno, un'attesa per fila,
ma che camminerà un giorno con i tuoi occhi scuri di angoli mai
utilizzati e con la curva dei miei riccioli.
Mi insegni che insieme cureremo la goffa, sciocca abitudine a dire bianco
il foglio non più vergine ma solo ignorato.