Ed infine lontani,
divisi dal “sempre”;
senza l’ansia di dover
più sapere del domani o del quando.
Mai storia fu più densa
di nascosta e bruciante passione.
Resta solo il ricordo:
un’amara memoria di giorni
in cui tu, come angelica grazia,
mi ispiravi musiche e rime
che d’incanto nascevan già tue.
E mentre ormai,
tutto ciò che fu gioia
si converte in dolore,
m'appari beffarda
e,compiaciuta, m'irridi
d'aver spento il mio cuore!
22 settembre 2008
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Il dono, anche il più bello, viene svilito nel preciso istante in cui il donatore perde la sua spontaneità; nel momento in cui, cioè, egli opera un'avulsione dalla sua sorgente di semplicità e di naturalezza inorgogliendosi di ciò che ha offerto come di cosa da lui stesso prodotta. E' allora che la bellezza e l'importanza del dono vengono profanate dall'azione nullificante della vanità!