Effet de lampe

Gomiti in attesa, composti
acuminati fino a smerli
di malva che già muore.
Zio Husby dall’umore lacero
come un seno appassito
assorbe il giallo della lampada
e la mia lingua impervia, che non dice.
Da un lato scocca una tosse di assenza
rumore di sangue.
E mamma non sorride, conto
quei denti uno a uno cadere
nella frugalità del piatto.
Mamma che non culla più
né buona né cattiva
ꟷ aria battuta, sale ꟷ col naso in su
trafigge una boccata, e se  
nascondo in gola rosei labbri
graffio scorze al presagio
con il coltello a me affidato,
infine. A lato quel tossire
sta congegnando una parola.
A filo di noia
ribalteranno l’ombra.

Ispirata a “Le Dîner, effet de lampe”, Félix Vallotton 1899