Stanno nel grigio verno pur d'edra e di lauro vestite
ne l'Appia trista1 le ruinose tombe.
Passan pe 'l ciel turchino
che stilla ancor da la pioggia
avanti al sole lucide nubi bianche.
Egle, levato il capo vèr' quella serena promessa
di primavera, guarda le nubi e il sole.
Guarda; e innanzi a la bella sua fronte
più ancora che al sole
ridon le nubi sopra le tombe antiche.
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Colui che potendo esprimere un concetto in dieci parole ne usa dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni.