Enea a Didone

Ci sorprese la pioggia, ricordi?

Avevo negli occhi l'incendio
della mia patria distrutta
ed il tuo cuore piangeva
il talamo con i suoi geli.

Ci spinse per questo la grotta
al dolce rapitoci da tanto dolore
e il cuore riprese forza da amore.

Dopo volevi tenermi per sempre
accanto a te amato sposo
e non compresi che a morte
l'abbandono mio t'avrebbe portato.

All'alba sciolsi le vele
a settentrione puntando
così Pallade volle
forzandomi a seguire la Sorte.