Eppur sto male nonostante la mia pace
Trovo riparo
quando intorno spirano i venti delle afflizioni
nello spazio del mio ascoltarmi
a contemplare le turbolenze del mio Essere
Là c'è il mio mare
immenso nel mio stanco andare
a tessere la mia interiorità
e goder delle lucenti stelle
riflesse negli orgasmi rancidi delle sue onde
superbe e con le creste nude
a rincorrersi come falene eccitate
al suono languido delle carezze alla rena
aspro oblìo d'increspate paranoie
negli attimi eterni che le separano dalla riva
a fingere pietà per le malinconie dell'anima
terrori di oscure tenebre prigioniere senza catene
a ridestare la memoria e sollecitarne la fantasia
E così sto male nonostante la mia pace
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cesaremoceo
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