Era azzurro quel cielo di fine settembre.

Là sono nato
e porto ormai sulle spalle
l'età dei datteri,
nell'eleganza del comprendere
che sia giusto il diritto di ognuno
di vivere bene la sua epoca.
Qui vivo ancora adesso
le mie esperienze inquiete e sensuali,
vecchi esigenti pensieri
che si contraggono
fino a divenire docili gesta
dentro cui si frangono
arcane ribellioni interiori ,
scemate dal tempo
nell'ambigua mescolanza
tra una conquistata saggezza
e l'innata mia sanguigna coscienza.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r