Era Quasi Mio Padre
Il fiume della vita
Da veloce scorre lento
Sordo e silenzioso
Nell'aria cupa d'agosto
Non si ode più
Lo striscio dei rettili
Le rondini si sono levate alte
Il giorno cede la luce diffusa
Tace ogni cosa sulla terra arida
Si dorme il sonno del distacco
Il suo viso pareva dirmi
Sento che è finito
Il gusto per la natura
La mia vita è un ostacolo
Ed io vi prego amici
Niente lacrime
Non piangete sul presente
Non piangete sul futuro
Non innalzate preghiere
Aspettandovi elargizioni
Il randare inizia e finisce
Io gioisco alla sola idea
Del richiamo selvaggio
Vi prego gente
Non elevate preghiere
Voi sapete il perché…