Esiti di vita
Muri dell'inconscio
mi separano dal mondo,
relegandomi in un ovattato limbo,
unicamente mio.
Scheletri d'un tempo andato,
memori del passato ormai svelato,
si proiettano ancora nel futuro,
come zombi affamati e putrefatti,
fuoriusciti dai meandri della mente,
per nutrirsi delle carni vive e intatte.
E sprofondo nel silenzio d'oltretomba.
Esiti di vita inaridita,
un cancello di ferro, han costruito,
robusto e indistruttibile,
che non so aprire, nè scavalcare,
condannata a restar sola
e ad essere dimenticata,
quasi non fossi nata.
Rosso tramonto, sul mare dell'ignoto,
irti aculei trafiggono lo spirito,
anelante d'oblio caritatevole.
Lottare e vivere, vincendo amara sorte,
o rinunciare, dandosi per vinta,
lasciandosi andare,
nell'imboccar il triste viale del destino.
Trovar la forza, è questa la sapienza,
che può divellere l'insormontabile inferriata,
per ricercar la vita.