Europa.

Gente, colori, profumi stranieri
di fronte ai miei sensi simili a pelliccole
sui cui imprimere le forme del nuovo,
lingue diverse, sguardi sinceri,
bionde bevande che aiutano
a ridere in compagnia,
scherzando sul nulla,
che di tutte le cose è la più misteriosa.
E il sole svogliato che brilla di sera,
infonde meraviglia nei miei occhi
da bambino, lasciandomi un ricordo,
un disegno da raccontare
sottovoce ad un orecchio amico.
Mi sento a casa, ovunque io sia,
quando vi son colori sì accesi
e questo profumo di libertà
di cui sento il bisogno,
e ogni nuovo dettaglio
è un regalo sincero,
come il pensiero che mando
da quache parte nel mondo,
a quella piccola mano
che vorrei prender nella mia,
per indicare insieme
ogni nuova scoperta,
per rendere doppio
ogni nuovo disegno.