Ferite indelebili

Quello che ha tolto la guerra non lo darà la pace,

Frammenti di vite disperse nel vento,
Lacrime che solcano volti di dolore,
Silenzio assordante che grida il vuoto immenso.

Sui campi di battaglia, un tappeto di ricordi,
Sogni infranti, speranze calpestate,
Promesse spezzate dal fragore delle armi.

La pace ricuce le ferite, ma non le cancella,
Cicatrici profonde che segnano l'anima,
Un dolore sordo che pulsa nel cuore.

I fantasmi del passato aleggiano nell'aria,
Memorie che bruciano come ferite aperte,
Un peso insostenibile da portare sulle spalle.

La pace è un fiore che sboccia tra le rovine,
Un tenue bagliore nella notte oscura,
Ma non può restituire ciò che la guerra ha strappato via.

Resta il vuoto, l'incolmabile mancanza,

Un eco di lamenti che risuona nel vento,
Un monito a custodire la pace con ogni forza.

Perché la guerra uccide due volte,
Non solo nel corpo, ma anche nell'anima,
E le sue ferite non si rimarginano mai completamente.