Ferrovecchio

Come la ruggine di un ferrovecchio
‐‐ non c'è spazio neppure tra i rifiuti ‐‐
il dorso della mano si fa specchio
del coro d'arti e militi caduti.

Attorcigliate tutte dentro un secchio
le ossa senza corde come liuti
di polvere, dimentichi d'orecchio,
alla deriva di soppalchi muti.

Fischi di cenere per le memorie,
vagoni di rimpianti sottovuoto
e diciassette sillabe di scorie

all'ancora nel fondo senza moto.
Ormai non c'è da fare tante storie:
dentro la terra, sterpi per l'azoto.

22 luglio 2024