Figlio

Ti ho voluto perché sentivo un vuoto.
Avevo bisogno di vivere e cercavo una via.
Ti ho immaginato.
Provavo e riprovavo.
Sei arrivato all'improvviso.
Mi sono impegnata per insegnarti ciò che ho capito, evitandoti, forse, i miei errori.
Ho riempito la tua mente con le mie abitudini e lo addobbata con le mie paure.
Ti ho trasmesso le giuste convinzioni e le giuste conclusioni, le mie.
Ascoltami quindi, accoglimi senza riserve,
e smetti di essere diverso da me.
Soprattutto smetti di voler essere te stesso.
Ho fatto sacrifici per darti tutto il necessario, a parer mio.
Tu scappi da me, cerchi di evitarmi e di proteggerti.
Fingi di accontentarmi e in cuor tuo mi ignori, a volte mi detesti.
Insisti ad essere ciò che sei.
Non sei affatto come ti immaginavo.
Ti ho cercato tanto ma ho mancato il centro.
Avrei fatto meglio ad accoglierti, semplicemente.
Ad innamorarmi di te.
A guardare il mondo attraverso i tuoi occhi, puri e innocenti
e lasciarmi prendere per mano da te.
Credevo di conoscere l'amore,
ora so che ne ho appena sfiorato un frammento.
Tu, figlio caro, sei quel frammento.
Tu sei la mia più grande opportunità di trasformarmi e diventare, un po' di più, me stessa.
Da te lo posso imparare.