Fiori secchi
Resto, ad osservarli ancora sul vestito
nel pasto avaro di una vecchia vita
o nel ricordo satinato di una foto bianca da tenere.
Eppure li hai bagnati ogni giorno con le lacrime asciugate dalla gonna.
Il troppo sale [forse] non li ha nutriti.
Resti,
di giorni nudi e capelli biondi
o di papaveri a graffiare a fondo gli anni nuovi lasciati inermi sul soffitto di quel cuore
appeso ancora,
a quella carta moschicida.
E li hai bagnati a lungo [sempre] con le lacrime asciugate dal vestito
ma di quei fiori secchi ora sulla pelle, ti rubo il sogno
e cullo ancora tra le rughe fatte mie
i tuoi capelli e quel sorriso
solo.