FISSANDO IL MARE
Fissando il mare là dove è retta,
dove l’azzurro cede azzurro al cielo,
vorrei davvero, amore mio,
che la collina ad Ovest avesse occhi
grandi come chiome di magnolie
per guardare non soltanto il verde;
che la città alle spalle avesse orecchie
larghe come piazze a notte fonda
per sentire non soltanto il vento;
che il cielo sopra noi avesse nasi
smisurati come silenzi dentro cubi
per odorare non soltanto i boschi;
che tu, amore mio, avessi labbra
strabilianti come quelle d’una fata
perché io goda d’altro.
*
Anno di stesura 1985