Poesia
Flottando come si va
Indietro, ancora sembra un inserto di verde
(credo) la forza della materia perenne
che muta sotto la pelle, gioca
al respiro di una farfalla.
Lo vado a cercare quel sole figlio
del grembo, almeno una volta
bisogna morire. Ma lo sguardo
è perduto nello sguardo di altri
e non emerge che un occhio
veemenza d’immaginazione
umettato splendore
di schegge gli orizzonti confusi
‐lo spazio mancato varrebbe una danza
ma solo le foglie hanno appreso
come si va, come si torna.