Frammenti di un sapere effimero
Frammenti di parole, mosaici di idee,
presi in prestito da schermi illuminati,
un collage di pensieri assemblati,
copia e incolla, identità duplicate.
Cursori che divorano testi altrui,
con un clic, la conoscenza diventa mia,
ma la mente resta digiuna, vuota e silenziosa,
un fantasma che copia, senza vera memoria.
Come topi di biblioteca virtuale,
ci nutriamo di briciole di sapere,
illusi di possedere la cultura universale,
ma in realtà, solo ombre di un sapere effimero.
L'originalità si perde nel mare magnum del web,
un mare di parole senza volto e senza anima,
dove la creatività annega in un plagiato collettivo,
e la voce individuale diventa un flebile sussurro.
Eppure, dentro di noi, arde una scintilla,
un desiderio di autenticità e di espressione,
di liberarci dalle catene del copia e incolla,
e di creare la nostra personale narrazione.
Allora, spegniamo lo schermo per un attimo,
e ascoltiamo il silenzio interiore,
ritroviamo la nostra voce, il nostro ritmo,
e dipingiamo il nostro mondo con pennelli di parole sincere.
Perché solo nella creazione autentica,
nella ricerca di una voce originale,
troveremo la vera essenza del sapere,
e la nostra anima finalmente si illuminerà.