Fuori
Mescolare di acquerelli
a toni forti
di rosa essiccata
Nell'agenda
per ricordo
d' un tempo
un odore passato
Che il presente risfoglia
Mentre nell'aria
voltaggiano
Poesie Sufi
di uomini
di Dio
oltre terra
fuoco aria
acqua
Al di là
di tutte
le materialità
Mi ricopre
di calore
la distanza
voluta
Sdraiata
al sole
che mangia
una parte del viso
Saltiamo da un treno all'altro
ridendo
con
sconosciuti
Entrati in noi
Il candore
dell'infanzia
contrasta col palazzo
scricchiolante
tenuto in piedi
Da Luisa
e il suo accoglierci
di famiglia
Poi il mare ‐ finestra
dalla villa
anch'essa usurata
Lo si vede
imponente
ci invita
ad entrare
in lui
Ma siamo noi
mare
ci alziamo
come onde
sotto cieli
dipinti
e abbassiamo
la guardia
per tornare
alla costa
In cielo
limpidi
occhi
di bambini
Che giocano
a prendersi forte
per poi
ritornare
lontani
A guardarci
sparire
come sassi
nell'acqua