Fuori dal tempo

Per la notte che mi è sorella,
io chiedo di far ritorno nel silenzio
e di sostare,
fuori dai giorni opachi
tra le sue mani calde
e le sue labbra schiuse.
Solo si estingue la mia sete
tra le sue immense braccia
e il suo andare lento;
mia la sua bocca,
mio il suo vento
che trasmigra le ore fuori dal tempo.
Io chiedo siano cancellate le parole
insinuate come un nodo nel mio petto,
per ritornare alla battaglia audace
nel suo giardino di zagare incompiute.
Chiedo di dimorare senza tempo
tra le vele agitate della notte
dove le mani sue hanno ròtte
eternamente in volo,
lentamente.

da:L'Oasi e la Neve, poesie d'amore e d'eros. Il Calamaio ed.