Gabbiano Nel Blu
Sonocome un gabbiano bianco volteggio danzante sull'immensitàdel mio blu, su di lui!E mi adagio famelicosul lembo del suo voltosolo per nutrirmi un pó attingendo parsimoniosamenteun pó d'amoresostentando il mio cuore attraverso le sue lene parole del suo blando poema, armoniosa sinfoniadecantata carezzevolmente sotto la volta celeste macchiato da nembiche non sorridono al sole,per poi tralasciarlo nuovamentepiù forte di prima!Perché non mi trattiene...E non lo posseggo...Poiché siamodestini diversi,incondizionati,liberi, ma legatiper natura da sempredalla forza dell'amorel'uno verso l'altrofin dalle origini!Ma sono soloun povero bianco gabbiano,uno fra tanti...E il mio planareè assoluto,brado,senza fine in una meta,sul suosterminato ondeggiare!E non lo trattengopoiché infinitoè il suo indacocome il mio amoreper il suo immenso profondo, ma siamodue mondi diversiche si completano vicendevolmentecome un bel dipintodi mano d'opera,ma separati per sceltadi volontà naturale,ma non per questopotrò mai cancellarloe privarlodai miei vezzi circospetti osannati per lui, il mio blu!Per la quale il mio voloresterà eternofin quando le mie ali leali abbracceranno arrese quell'elisio in un sentimento che non si dissolveràcome rugiada al solequando calorosamente guarderà il candoreal chiarore di un'emozione!