Galoppano i cavalli
Galoppano sfrenati
due cavalli
dalla folta criniera
i corpi atletici sudati
i muscoli tesi e forgiati
destrieri di se stessi
e della gloria
sculture in movimento
nell’aria di tempesta
umida di pioggia
scalpitano nervosi
con gli zoccoli duri
che picchiano
la fumante terra bruna
s’impennano e nitriscono
con l’anima nel vento
aerei e selvaggi di vitale
giovinezza in corsa
nella falcata doppia in coppia
il mondo scorre
come un fiume in piena
sfilano valli e folli dirupi
oscure selve e aspre brughiere
con l’agguato di orchi e di lupi
una luce improvvisa
graffia il cielo
e il tuono lesto le risponde
e la raccoglie
echeggiando ovunque
il suo boato tetro
s’arresta per un attimo il galoppo
e intenso è nel respiro il fiato
larghe le nari brucianti e protese
verso l’arcaico odor di fiera
cadono timide le gocce pioniere
e l’attesa del sublime sale
sui due corpi al culmine sospesi
finché un fresco scroscio
di cascata non li coglie
lasciandoli entrambi
stremati di piacere