Genocidio: la ferita dell'umanità
Genocidio, parola dura e amara,
che grida vendetta per ogni lacrima versata,
per ogni vita spezzata, per ogni speranza infranta.
Genocidio, colpevole silenzio,
che sussurra le storie di chi non ha voce,
di chi è stato cancellato dalla storia,
di chi è stato dimenticato dall'umanità.
Genocidio, macchia indelebile,
che segna le pagine della storia,
che ricorda l'orrore e la barbarie,
che ci ricorda che l'odio e l'intolleranza
possono portare alla distruzione di interi popoli.
Genocidio, parola che non dovrebbe esistere,
che non dovrebbe essere pronunciata,
che non dovrebbe essere vissuta,
ma che purtroppo è parte della nostra realtà.
Genocidio, ferita aperta che non si rimargina,
che ci ricorda che dobbiamo lottare
perché non si ripeta mai più,
perché ogni vita sia rispettata,
perché ogni popolo possa vivere in pace.
Genocidio, parola che ci fa riflettere,
che ci fa chiedere come sia possibile
che l'umanità possa compiere tali atrocità,
che ci fa chiedere come possiamo fare di più
per evitare che il genocidio sia parte del nostro futuro.