Già lieve il sonno

Nel freddo immobile
una vena arrossata si conficca
come l’occhio selvatico del tempo
da stanze senza porte.
Lampo remoto
la mente fa un volo nel vuoto
dove no, non è stata
ancora concepita. Ma sfiorata
da mano che l’ha accesa  
notte di nube
macchia ‐ buco ‐ bagliore
dove è già lieve il sonno
al fuoco che vi allaga
miracolosamente
abbraccio.