Nel freddo immobile
una vena arrossata si conficca
come l’occhio selvatico del tempo
da stanze senza porte.
Lampo remoto
la mente fa un volo nel vuoto
dove no, non è stata
ancora concepita. Ma sfiorata
da mano che l’ha accesa
notte di nube
macchia ‐ buco ‐ bagliore
dove è già lieve il sonno
al fuoco che vi allaga
miracolosamente
abbraccio.
13 gennaio 2019
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Meglio subire un colpo basso piuttosto che un colpo al cervello.