Giornata Rurale

 

Dice il vecchio saggio:

…per colpa
Di una luna svogliata
Sere senza luci vanno
Verso il mattino
E pian piano
Si dissolvono
Nel bagliore
Della prima luce 
Tra canti e voli
Di rondini e uccelli.
La nebbia si dissolve
E a giorno inoltrato
Sale con le preghiere
Della gente semplice
Che abita e affolla
Piani e colli del luogo.
I pensieri gremiscono
La mente dell’uomo
E uno alla volta
Sfumano dalla mente
Per la dolorosa fatica
Sotto il sole rovente.
Dalla finestra del casolare
Traspare un pezzo di cielo
La sola gioia del contadino
Per invocare sogni al nuovo dì
Non prima di aver consultato
Le condizioni del tempo 
Che si fa sempre più breve.
Attraversa il contadino
Mulattiere a rischio
Ancor prima dell’alba
E tra sorrisi e lacrime
Ammazza i suoi sogni
E non è felice neanche
Seduto vicino ad un fiore
Per la sosta di mezzo giorno.
Alla sera alita il solito venticello
Sulla pelle e sul paese
Già soffocato dall’afa
E nemmeno l’armonia
Per il ridotto frastuono
Delle cicale e dei grilli
Anima la vita serale.
E così volano verso Dio
Rinnovate preghiere
Scortate dalle luci della notte
E da una pioggia di speranze
A rafforzare le attese future.