Poesia
Giugno '78
Se tu tornassi
alla vita che non ti ho dato
a quando c’incontrammo
in quel dolce mattino
all’amore nudo dei nostri corpi
(ancora il tuo mi brucia
dannazione senza perdono).
Se tu tornassi
ai giorni nostri sbriciolati dal tempo
lunghe pagine di favole
narrate senza sosta
troveresti soltanto
attimi di smarrimento
perché non credo all’umile fiore
che riporta l’anima
a sconvolgenti tremiti di passato.
Ma poi
l’umile fiore
raccolto con le tue mani
resterebbe ancora nei miei occhi.
Tramortito ricordo
del sole chiaro.