Gli echi, mai, si son sopiti, inestinguibili, han plasmato le ali...
Sbiaditi, come stinti panni al sole, innumerevoli ricordi divenuti grigi,
nell'offuscata memoria, in cui l'oblio spietato sancisce come propri,
arraffandoli e ovattandoli dietro il velo disteso sul passato,
quale afflitto sudario, a coprire ciò che appare morto.
Scorre, la vita, intanto...
Imperterrita, percorre il viale del declino,
al fine d'arrivare al traguardo fatale,
potenziando il passo, a ritmo maggiormente frenetico,
senza sostar, mai un attimo, a riprender fiato.
Spirito addolorato e sconsolato, vorrebbe rammentar sovente
quel che la mente, fragile, par destinata a scordare.
Tuttavia non tutto spento si pone dinanzi,
gli echi, mai, si son sopiti, han solo finto,
di suoni percepiti, di voci amate e di odori singolari
d'un vissuto remoto, oramai lontano.
Inestinguibili, han plasmato le ali,
ingannando il tempo, eludendo di farsi incarcerare,
contro la sua barriera, andando a cozzare,
rimbalzandone fuori, alla prima occasione,
per poi volare liberi, dacché riportar parole care
e rimembrar olezzi racchiudenti momenti inalterati,
quasi fossero fiori profumati,
schiudentesi alla luce del ricordo,
che san di buono e tornano a raccontar al cuore,
sotto il truce sguardo del presente
che, nonostante ciò, pensa d'esser vincente,
seppur l'anima non appaia del medesimo parere,
ma abbia molto ancora, all'uopo, da ridire.