GranMa

Gira fra le cose importanti
dello scrigno di polveri
poggiata a un bastone
che cederà –facile ‐
al suo peso di nervi

Lo sguardo al mosaico
di pampini sul pavimento,
cerca l’ago e la cruna
il bandolo e fibre scucite
dalla trama dei nomi
In un sincopato balletto
braccia al cielo e occhi nodosi
fa il verso ai suoi anni lontani
“Eh, questi uomini! il migliore
non l’ha conosciuto nessuna…”

Torna a riempir la poltrona
con incognito riso
e la memoria, fuggente