Grandi occhi come sogni
Ferma a sentire il mio battito
come se ali spuntassero dalla mia schiena
parto da questo pavimento
ma ho voglia di toccare ogni stella
ricomporre il mio disegno, mai più sbiadire e camuffare
“Vola” è un fare, un verbo, una possibilità
un suono melodico di un altro giorno estivo
Il non sapere mai la meta
l’assurdità del sogno
l’ambiguità dell’esistenza
Il sorgere di un pensiero e il morirne di un altro
Io che parlerei alle mani e all’anima
ritrovo me nella mia solissima seduta
pungendo questo cielo di carta inconcludente
esibendo sempre le ataviche collane del mio sentire
amore eterno