Grazie, ora preferisco rimanere da solo

Volte,
in cui mi sembra che gli anni,
in questa umanità di perdenti,
mi cadano a peso sulla schiena,
come fosser frustate
dello scorrer dei giorni.
E mi sembra voglian
tenermi nascosto,
quieto e rassegnato
sotto le mie stesse ali,
quasi volessero essere chioccia
buona a preservare
le rughe e gli acciacchi,
nel mio sceglier di stare
ai margini del mondo,
lontano da quella prigione
che è il clamor delle genti,
distante dalla loro
presunta coscienza.
E m'abbraccio soltanto
ai miei cari e alla Fede,
sperando nella misericordia
e nelle sue brezze di giustizia,
quale unico baluardo
in fronte alla fugacità del vivere.
E si riaccende nell'intimità
la mia innata voglia di solitudine.
.
Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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