Guardavo oltre
Guardavo chi aveva negli occhi
il presagio dell'amore
per il mondo,
ma che nel mondo
non trovava posto.
Guardavo chi costruiva ponti
con parole decise,
per capire, poi, che quei ponti
crollavano al primo vento sottile.
Guardavo chi segnava tutto
in uno schema,
guardavo incredula
chi disegnava per me
il mio personale schema.
Guardavo chi chiedeva
ancora un sogno,
mentre chi i sogni
li perdeva ad ogni passo,
guardavo chi aveva un sasso
sopra al cuore,
quel sasso che aveva Memoria
come nome,
una memoria che costringe
a chiudersi a chiave
dentro una stanza,
ma con l'anima
che trova un respiro
davanti alla finestra.
Guardavo oltre
per cercare il Bene,
ma più guardavo
e più faceva male,
ma guardo ancora oltre
per cercare di capire.