Ho sognato che sognavo
Ho sognato che sognavo
di mettermi in cammino all’alba
‘sì da rinascer nuovo nuovo
come il giorno che mi accompagnava
fino al raggiungimento della meta.
Indossavo una tuta così azzurra
da ingannare il cielo che s’apriva
e bianca m’ero io tinta la barba
per meglio trapassar le nuvole.
Portavo con me alcuni ricordi,
di certo quelli che non moriranno,
ad esempio il peso lieve della vita
o il colore del mare, già di per sé immortale.
Lungo il tragitto, nell’aria nuova,
i miei amori mi tenevano sveglio,
ammesso che potessi addormentarmi
nell’inseguire le tre fasi del tempo.
Rividi infatti tutto il mio passato,
quasi a me accucciato per una carezza,
e il presente che mi confondeva
per via del fatto d’esser già futuro.
Giunto alla fine al lembo estremo,
là dove a balbettare incominciavo,
volsi lo sguardo al punto di partenza
ma… avevo un piede nell’eternità.