I ciechi del sole
Menti chiuse, barriere di calce,
ottusità che regna sovrana.
Non vedono oltre il loro naso,
prigionieri di una gabbia di lana.
Parole vuote rimbalzano in eco,
un mantra di ignoranza che li tiene al guinzaglio.
L'invidia serpeggia come un veleno,
strisciando tra le loro anime di ghiaccio.
Come talpe nel buio della loro terra,
scavano fossati di rancore e di disprezzo.
Non comprendono la bellezza del diverso,
e si ergono a giudici con cipiglio feroce.
Ma la luce della conoscenza li acceca,
un bagliore che li ferisce e li spaventa.
Si rifugiano nell'ombra della loro ottusità,
incapaci di volare verso nuovi orizzonti.
Pietà per loro, anime imprigionate,
marionette di un sistema che li ingabbia.
Preghiamo per la loro liberazione,
perché un giorno possano spezzare le catene.
Forse, un raggio di sole illuminerà le loro menti,
e il seme della comprensione germoglierà nei loro cuori.
Solo allora, gli ottusi diventeranno liberi,
e la loro cecità si trasformerà in visione.