I Martiri

Vago come anima smarrita
In questo lembo, di terra conosciuta
Divorato dagli stessi miei ricordi
Che del mio sangue fresco sono lordi.   E un’angoscia bruciante… quasi un sudario
Discende nel mio cuor come un rosario
Chiedo alla Vita: pietà!
Anzi la imploro
Di far uscir da me questo demonio
Di soffocar per sempre il mio dolore
Che mi distrugge l’anima ed il cuore.   Ma essa mi rivolse il suo disprezzo
Dicendo: “la sofferenza tua non ha più un prezzo”   Allor crollai in ginocchio… e avvolto nel tormento,
Gridai a tutto il mondo il mio lamento!
Poi con struggenti passi  mi avviai
Sull’orlo dell’abisso innanzi a me...
Infine, caddi!   Dall’alto vedo me giacere a terra
Come un uomo disperso nel suo sogno
E l’angoscia che avevo dentro al cuore
disciogliersi, come neve sotto il sole.   Non cerco di nessun la compassione
Ne voglio l’atto mio giustificare
Son solo un uomo distrutto dal dolore
Un martire, che ormai riposa in pace!