I giorni qui erano i miei pamphlet:
pensavo a eretiche sottane su marrane,
a ricchezze a centomila libri, a mille quadri.
A ladri d’anime che attanagli in pugno
Per farli schiavi in un consommè…
E con piacere rido di me stesso
Fino alla sera fino a che è già ieri.
Fino a che i pensieri, stanchi fringuelli,
Si appollaino su rami senza vita…
Allora ritornano due dita
vincolati da due cerchietti d’oro;
ma sono già stanco per dire se è successo
in un cesso, in una chiesa, o in un deserto.
28 aprile 2006
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