I Retrogradi

Guardiani del tempo immobile,
custodi di un passato che fu,
i retrogradi si ergono a baluardi
contro l'onda impetuosa del nuovo.

Nelle loro menti cristallizzate,
il dogma regna sovrano,
una gabbia di certezze immutabili
che imprigiona il loro libero arbitrio.

Come granchi controcorrente,
si oppongono al fluire del progresso,
zampettando furiosi sulla spiaggia
mentre il mare avanza inesorabile.

Sguardi torvi scrutano il mondo,
labbra tremanti pronunciano anatemi,
mentre il loro cuore, avvizzito e rattrappito,
si nutre di rancore e nostalgia.

Ma la Storia è un fiume in piena,
che travolge ogni ostacolo sul suo cammino,
e i retrogradi, con i loro dogmi vetusti,
sono solo foglie secche destinate ad affondare.

Nel vortice del cambiamento,
solo chi sa adattarsi sopravvive,
e il futuro, con la sua luce abbagliante,
spazza via le ombre del passato.

I retrogradi, con i loro lamenti funebri,
sono solo un lontano eco che si perde nel vento,
un canto di morte che non ha più risonanza
nel mondo che avanza verso la sua alba.