I' vo' del ver la mia donna laudare,
e assembrarli la rosa e lo giglio:
più che la stella diana splende e pare,
e ciò ch'è lassù bello a lei somiglio.
Verde rivera a lei rassembro e l'are,
tutti colori e fior, giallo e vermiglio,
oro e argento e ricche gioi' preclare;
medesmo Amor per lei raffina miglio.
Passa per via adorna e sì gentile
ch'abbassa orgoglio a cui dona salute,
e fal di nostra fé se non la crede.
E non si pò appressar omo ch'è vile:
ancor ve dico c'ha maggior vertute:
null'om può mal pensar fin che la vede.
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Del giusto Deo beato compimento così dar dovria, al vero, la bella donna, poi che 'n gli occhi splende del suo gentil, talento che mai di lei obedir non si disprende.