II - Secondo -

Padre Celeste, Iddio che in Cielo
alberghi leva, per Tua grazia, me meschino
dagl'occhi l'affumicato, nero velo
che lasciami intraveder poco vicino.

Se innanzi guardo, più oltre non vedo
e par che il sole non luce ma oscura,
il bianco, pure, sempre nero vedo
e di cadere credo ed ho paura.

Ma portami, Signore, su quella strada
che dici ciottolosa, stretta, scivolosa
chè l'alma diviene sempre più vogliosa
di pervenire pulita alla Contrada.

Voglio l'accosto al Volto dolce e sano
non farmi più percorrere quella a piano.