Il Balletto dei Positivisti

Tra le ombre dell'esistenza danzano,
Positivisti, in un mondo che cambia,
Sotto il sipario di stelle che avanzano,
In cerca di risposte che il cuore franga.

Che cosa sussurrano gli astri luminosi?
Chi sono i positivisti, ove si celano?
In danze d'arguzia, come giocolerosi,
Vestiti di certezze, come un manto, si celano.

Positivi? Negativi? Domande senza risposta,
Il loro passo leggero sull'abisso sfiora,
Filosofi d'asfalto, in ricerca contrasta,
Vogliono il sapere, ma la verità ancora ora.

In che teatro si esibiscono, questi cercatori?
Sulle scene della logica o tra le piazze della scienza?
Si muovono nell'oscuro, come insondabili attori,
Chinano il capo alla ragione, nella danza dell'esperienza.

Dove sono? Sono ovunque il dubbio si insinua,
Nell'ombra delle incertezze, tra il qui e l'ora,
Nel chiarore dell'alba o nella notte più bruna,
Positivisti danzano, la loro essenza risplendente ancora.

Quando agiscono? In ogni attimo, come il vento,
Sfiorano il mondo con intelligenza affilata,
Con azioni ponderate, come un preciso armento,
Lasciano tracce di pensiero, in strade ben pavimentate.

Che cosa consigliano? Abbracciate l'ignoto,
Navigando gli abissi con sguardo curioso,
Non temete l'ombra, là troverete il vostro loto,
Positivisti suggeriscono, in modo virtuoso.

Positivi? Negativi? Una dualità che si svela,
In loro si mescola, come luce e oscurità,
Consigli saggi in un mondo di tela,
Positivisti, poeti di una verità inaspettata.

E così, nel balletto dell'esistenza,
Positivisti si esprimono con forza e sapienza,
In cerca di significato, con incrollabile coerenza,
La loro danza continua, senza fine né partenza.