Il Balletto dei Vizi Capitali
In questa danza sottile della vita,
I vizi capitali si ergono come ombre,
Sfumano nell'oscurità della mente,
Un balletto segreto, senza clamore.
L'avarizia danza con occhi avidi,
Contando monete come gemme preziose,
Serrando il cuore in una morsa stretta,
Il desiderio insaziabile, una danza pretenziosa.
La lussuria, una ballerina sensuale,
Che avvolge le anime in un abbraccio ardente,
Catene di desideri, velluto e passione,
Un labirinto di piaceri, di cui si diviene prigionieri.
La superbia si pavoneggia sul palcoscenico,
Con abiti d'oro e sguardo altezzoso,
Danze di grandezza, vanità senza limiti,
Nel teatro dell'ego, in cui tutti sono sottoposti.
La gola si nutre di desideri insaziabili,
Gustando i frutti proibiti dell'esistenza,
Il sapore dolce dell'eccesso e della dipendenza,
Un banchetto inebriante, senza ritegno né resistenza.
L'invidia danza nell'ombra dell'altro,
Osserva con occhi verdi e cuore amaro,
Un confronto costante, una competizione silenziosa,
In un mondo in cui il successo è misurato con amarezza.
L'ira, un tempesta furiosa che si scatena,
Traboccante di rabbia e impotenza,
Urla silenziose che squarciano il cielo,
In una danza di distruzione, senza pietà.
E così, il balletto dei vizi capitali continua,
Un dramma umano, una commedia triste,
Ogni passo, una scelta, una decisione,
Nel teatro della vita, dove l'ombra e la luce coesistono.
Dedicata a coloro che cercano il significato,
Tra i vizi capitali che danzano nell'anima,
Che possano trovare la via verso la redenzione,
E nella libertà interiore, riscattare la propria trama.