Il Ballo delle Formiche

Dedico questa poesia alla formica, instancabile operaia della natura, che con il suo impegno e dedizione costruisce il proprio mondo.

Nel giardino della vita, danzano le formiche,
Piccole operaie, laboriose e felici,
Sotto il sole ardente o la pioggia leggera,
Costruiscono il loro regno, senza fretta.

In fila indiana, con passo sicuro,
Portano il peso del giorno, con cuore puro.
Sotto il peso delle foglie e dei semi,
Creano un cammino, un destino supremo.

Tra le radici e i fiori in un'armonia perfetta,
Il formicaio sorge, opera d'arte concreta.
Architetti della terra, maestri dell'umiltà,
Scavano gallerie, segreti nel cuore della città.

Oh formiche, piccole grandi creature,
Vivete la vostra vita con ardente avventura.
Siate esempio di lavoro e cooperazione,
Nel vostro regno, una eterna celebrazione.

E mentre la cicala canta la sua canzone,
Nella dolce brezza dell'estate che s'addensa,
Le formiche proseguono la loro opera silenziosa,
Un inno alla vita, alla tenacia laboriosa.

Che la formica sia faro nella notte,
Guida per chi vaga nel buio e cerca rispetto.
Nella danza della vita, un passo leggero,
Il formicaio splende, eterno mistero.

Dunque, oh formica, anima forte,
La tua opera è la melodia della sorte.
Nel grande concerto della natura,
La tua presenza è la nota più pura.