Il canto di Babele

La discesa dalle scale del pianto
lenta verso il gorgo delle memorie,
in parallelo col sorgere dell’astro
nel cielo notturno. E’ il canto
di Babele in lontananza nelle storie
di domani, è il confine del chiostro
dell’anima, l’inchiostro rosso
sul foglio bianco, la tela dipinta
di fresco e l’innesco delle voce,
di ritorno dal viaggio all’infrarosso
intorno al nucleo. Nell’ultima spinta
di verità, il girotondo della luce
verso l’alba: i colori dell’arcobaleno
dopo la pioggia, un lampo di sereno.