Il cielo ha chiarori inattesi
Il cielo ha chiarori inattesi
In questo giorno di replica piovosa
Nel vicolo s’è fatto muto
Il sibilante volo dei piccioni e
Passi soffocati fanno rima
Agli usci apre‐chiudenti
Voci come pagliuzze e l’aria è ferma
Dai miei polmoni l’ansia si sprigiona
Il vasto mondo invento
Su dalla tazza riflettono i vapori
Visioni alpine vastità di steppe
Profondità marine
È questa un’ora incerta
Dove come la foglia subisco il vento
Soffio demonico che mi può rapire
Allontanando ad occhi ancora spenti
La luminosità di un giorno finto
Una finestra ammicca segnale alterno
Tetti e crateri opere d’umani
Oppure narrazioni d’appennini
Canzoni che si toccano con mani.