Resta,
quel muto corteo
sfilando nella cruna,
aghi per trame
sottese
pronte
per sudari candidi.
Mesti
andremo svelti
al desiderato verso
nel controverso
controcanto.
Resta,
le mani di pioggia colme
mentiremo su noi
di controvento il caos
a carte coperte
i castelli fantastici.
Sdràiati ,
al limite dell'onda leggera
fiume placido e grigio
di nebbie umide
sui ciotoli bianchi.
Resta,
si alzeranno le Alzavole
tra i canneti mormoranti
e nuovi nell'acqua
saranno presto
i girini impazienti
tra le dita
dei nostri piedi nudi.
21 settembre 2007
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