Il Danzar dei Meritocratici
Nel crepuscolo d'ombra e luce,
dove il merito sfiora il cuore dell'anima,
si ergono i meritocratici, sospesi,
nella danza delle ambizioni, ardenti.
Chi sono costoro, in abiti di giudizio?
Vogliono l'oro dei sogni o la rugiada dell'alba?
Dove si celano nel silenzio dell'ambizione,
sotto il manto di stelle che intrecciano destini?
Sono sfuggenti, come l'eco di antichi canti,
passeggiano sulla linea sottile del talento,
osservando il mondo con occhi scrutatori,
in cerca di risposte, di verità nascoste.
In questo gioco di luci e ombre,
la loro voce si alza, una melodia sottile,
un canto che svela il desiderio di affermarsi,
tra le pieghe dell'esistenza, cercando il proprio spazio.
Dove si celano questi guardiani del merito?
Tra i sogni infranti degli idealisti,
o nelle aule di potere, tra risate d'argento?
Forse sono ovunque, in silenziosa contemplazione.
Che cosa vogliono, questi cercatori di virtù?
Forse la gloria o la giusta ricompensa,
o forse solo il riconoscimento dell'anima,
una luce che risplende nella notte dell'ingiustizia.
Dove sono, questi meritocratici erranti?
Tra i libri polverosi di saggezza antica,
o tra i frammenti di ideali perduti?
Forse sono in noi stessi, riflessi nel cammino.
Così, danzano nell'etere dell'esistenza,
i meritocratici, creatori di destino,
una sinfonia di desideri e talenti,
nella danza senza fine dei destini intrecciati.