Il Derelitto

Nasce, e malasorte già gli dona pena.
Ignudo ancora, di cure bisognoso
suo destino, ahimè, è tristo e doglioso
ché già negati sono e pranzo e cena.

Necessita affetto quanto a spiaggia rena
ma già s’avvia nel suo andar penoso
dal primo giorno, all’eterno riposo
ch’il padre è orso e nutrice iena.

Misantropo l’uno e impietosa l’altra
ond’appagare loro brutale gusto
donano, crudelmente, danno ingiusto

a creatura che l’Essere augusto,
col Suo immenso volere savio e giusto,
volta celeste large qual tiepida coltra.

Tanto Mano divina avea disposto
ma fallaci menti umane portan guasto
a soddisfa di loro grand’egoismo
ch’amore han sol per l’io dell’egoismo.