il dono

la tua ansia la porti addosso
come un vestito della festa troppo stretto

e muovi le mani come ali che non sanno più ascoltare il vento
un sorriso è il tuo scudo per proteggerti dal buio pesto
di questo cielo di periferia

io ti guardo
come un bambino che finge di conoscere dell'universo il destino
e aspetto la grazia di una tua lacrima che renda fertile questo grigio cemento suburbano

io ti guardo
e aspetto che si spenga il fuoco sotto la cenere della tua angoscia,
per scagliarti addosso lo schiaffo di un salvifico abbraccio
che ti porti il dono della serenità