Poesia
Il dono dello specchio
La pietra
lanciata da mano indolente
ha sapore di ferro
piovono ceneri
e poco che trapeli
occhi negli occhi.
Colpisce
un male incalpestabile,
rimedi appesi come foglie
e altre culle d’oblio.
Rifugio opaco
da porte chiuse a più mandate
‐s’è perso
il dono dello specchio.
Da un’eco sinusale
c’è solo da aspettare
una natura che ci annulli
e poi ci rimodelli
in un Monet di scie
e oscillazioni.
Esili fili d’erba
a contare i cerchi del vento
rapiti, dalla stessa
vita principiante.