Il doppiero vivente

da: Charles Baudelaire
Havea cagna
Per moglie un cane
Nano per amante biscia
Verde per amico
L'ombelico non vedea del
Mondo di caput mundi
Parlava osservavah a levante
Quel che la gente gridava
Distante a ponente
A distanza amava più diSTANTE
Odiava un miglio marino
Lontano da quel che sovente
Al mattino ascoltava sognando
Ad occhi aperti di Judah...
Un fumoso mattino
Di giugno ascoltò la sirena
D'una nave fantasma
Al porto arrivata sopra
Nuvola d'asma islandese
Allor col suo grugno
Da morto vivente di fine
Mese di tutto pugno in un
Baleno attimo albino
Prese in mano quel suono
Lo mischiò a un suo rantolo
E d'amblé supino morìììì aleeeh
ALI DI MONGOLFIERA MONO
NUCLEARE AL MARE
Fatto detto il tutto sine
Costrutto il doppiero
Hebbe vissutto col cuore d'
un altro di strutto affatto affranto
Distrutto sempre a contatto
Con gabbiani antichi
In dentro galere di cARTONEH
Illusione velata dal KUORE
Di ghiaccio che non canta
Mai a percusione (JAAZZ) come
Uno sbirro biondo ammanettato
Dalla plebaglia di Cornovaglia
Sotto sabbia giace
Dentro ampolla di rabbia
Con aceto di vino sepolto
In brace verace mordace
Mendace alla Cala delle Vele
Ammantato di farina e fiele

‐ Cala delle Vele, Leuca (Lecce), 13 ottobre 2023
da: Collected Poems 2023‐24