Il freddo rapisce le storie di sole
E' l'inverno sull'isola,
il freddo rapisce le storie di sole.
Le donne sono tristi,cenerentolina.
Le nuove sementi attechiscono nei campi,
ma le vecchie querce,
dominatrici dei pascoli,
piantate di là da tempo immemore,
non vogliono dividerli
e non scostano i loro rami per
lasciar passare il sole.
I semi germogliano ugualmente,
aiutati dall'acqua e dai raggi di sole
che riescono a farsi strada comunque
attraverso i folti rami.
Minuscoli, pazienti, i semi attendono
che i loro frutti prendano la loro forma.
La terra è grande;
il loro sogno è di poterla abitare e la sera,
stanchi, di essere protetti dagli alberi.
Non succede.
Alcuni semi, trasformati in piante da frutto,
si sviluppano tanto in altezza che,
incurvandosi,
costretti a divenire cespugli ingarbugliati,
e non slanciati rampicanti.
Le querce, ritte e nerborute,
non hanno la generosità di ospitarli.
Stanno a guardarli, un pò intimorite,
indecise perché li vedono crescere da soli,
selvaggi, fitti, forti, verdi di giorni e rossi di sera.
Nessuno si prende cura di loro.
Come i nostri cuori allo sbando,
Le querce non ci vogliono,
siamo foschi di giorno e cupi di sera,
togliamo loro il sole come dal nostro
finito amore all'imbrunire...